AUTONAUTI NELLE GRANDI CITTÀ D’ITALIA. PISA, ROMA; NAPOLI, VENEZIA …E POI ALLA BIENNALE ARTE DI VENEZIA… E ANCORA L’AVVENTURA CONTINUA …2019 (?)
ARTEMOBILE- AMORETTI A PISA SULL’ARNO SOTTO PONTE DI MEZZO. AGOSTO 2015
ARTEMOBILE-AUTONAUTI SUL TEVERE A ROMA SOTTO PONTE SANT’ANGELO. SETTEMBRE 2015
Autonauti è arrivato a Venezia: dopo quattromila chilometri di navigazione, in tempo per la Biennale. Entra in pompa magna nel Canale della giudecca, questa volta non in retromarcia però, grazie al motore fuoribordo montato nel culo della Maserati.
CHE SOGNO L’AUTO D’AUTORE.
ANCHE L’AUTOMOBILE PUÒ TRASFORMARSI IN UN OGGETTO D’ARTE. LO HANNO DIMOSTRATO ALCUNI FRA I PIÙ CELEBRI ARTISTI DELLA POP-ART COME ANDY WARHOL, FRANK STELLA, ROY LICHTENSTEIN E ALEXANDER CALDER. DI ALIDA MILITELLO – FOTO DI GIORGIO LOTTI-
In qualche terrazzo all’ultimo piano dei grattacieli di New York si può facilmente trovare oggi un oggetto che a molti potrebbe sembrare stravagante o almeno di insolita collezione: un’automobile posta sopra un piedistallo di marmo circondata da rose e glicini. Che si tratti dell’ultimo prototipo realizzato da un famoso carrozziere italiano o di una vettura dipinta da un pittore alla moda non importa. Sta di fatto che, nel ventesimo [ventunesimo] secolo, l’automobile è entrata di diritto nel mondo dell’arte. Ottenere la qualificazione artistica di prodotti industriali non è certo un ‘operazione facile da compiere, ma una casa automobilistica tedesca, la Bmw, ci ha provato e ha proposto di realizzare questo progetto a quattro fra i più celebri rappresentanti della pop art: Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein, e Andy Warhol. Chi meglio di loro avrebbe potuto operare la trasformazione di un oggetto di consumo abituale in un oggetto artistico? Dopo alcuni studi sulla dinamica e sull’effetto dei coloriin movimento, i quattro artisti hanno accettato la proposta della casa automobilistica ponendo soltanto una clau- (segue a pag. 66)